Paestum

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Paestum è stata fondata nel 600 a.C. - alcuni anni dopo Agropoli - dai Greci di Sybaris, la più importante città greca della Calabria. La città fu chiamata Poseidonia in onore del dio greco del mare Poseidone. Nel IV secolo a.C. Poseidonia subì il dominio dei Lucani (chi avevano formato un ramo locale della tribù italica di Sanniti in questa zona). Sotto i Lucani la città è stata denominata Paiston. In 273 a.C. i Romani presero possesso della città e cambiarono il nome in Paestum.
Nel IX sec. Paestum fu abbandonata a causa degli numerosi attacchi dei Saraceni e del clima malsano (distretto malarico). Circondata e sepolta dalle paludi dal fiume Sele la città è rimasta nascosta e dimenticata per circa 900 anni. Grazie alla costruzione delle nuove strade nel 1748, i templi sono stati ritrovati in ottime condizioni.

Il più vecchio e il più importante santuario della regione intera era l’ Heraion costruito intorno al 570 a.C. Le rovine frammentarie non sono state trovate prima del XX sec. a 9 Km da Paestum, in prossimità del delta del Sele. Ci sono alcuni indizi, che attribuiscono la prima fondazione a Giasone e agli Argonauti.
Soltanto alcuni anni dopo (nel 550 a.C. circa) fu costruito il più vecchio dei tre templi di Paestum, che inoltre venne dedicato alla dea greca della fertilità Hera ( sorella e moglie di Zeus). Per un errore iniziale oggi è conosciuto come la cosiddetta Basilica ,   (2) ,   (3) .
Il più piccolo dei tre templi, il cosiddetto tempio di Cerere(2) fu dedicato alla dea Atena ed è costruito nel 500 a.C.
Il tempio di Poseidone ,  (2) (o tempio di Nettuno) risale al 450 a.C. (nello stesso periodo di costruzione del Partenone a Atene). Questo tempio è probabilmente il tempio dorico meglio conservato al mondo.
La Basilica e il tempio di Nettuno sono molto vicini l'un all' altro formando così un panorama abbastanza impressionante.

Il piccolo ekklesiasterion (legislazione, elezione del giudice) fu conservato dal periodo greco di perché i Romani l' avevano conservato sotto un monticello. I Romani edificarono qui vicino una costruzione (comitium) più grande per scopi simili e per processi. Il piccolo anfiteatro ,  (2), che scavato solo per metà, è come quasi tutte le altre costruzioni (rispettivamente i loro fondamenti) di origine Romana.
Ulteriori scavi intorno ai templi durante gli ultimi decenni hanno scoperto il profilo della città all'interno delle mura. Il foro Romano, (2) è situato sulla parte del sud dell’ agorà greca piú estesa.

Ci sono diverse interpretazioni riguardo l’impiego originale di alcune costruzioni. L'interpretazione attuale diventa difficile perché l’uso delle costruzioni spesso mutava a seconda delle popolazioni che si stabilivano nella zona. Ciò può essere dimostrato con i seguenti esempi: Il tetto, che può essere visto nella seguente foto, appartiene ad un santuario sotterraneo (sacellum, hypogaeum), che è accluso dai muri supplementari. Dalla forma somiglia ad una tomba o un heroon (una tomba vuota), come era consuetudine per il tempo - per esempio in onore del fondatore della città. Infatti questa costruzione proviene dal VI secolo a.C.
Un altro complesso è considerato come una palestra con una piscina. Alcuni archeologi suppongono che la costruzione di pietra, non ancora ben identificata, era un podium per le competizioni di nuoto. Altri suppongono che la palestra originale sia stata trasformata dopo il terzo secolo a.C. in un santuario della dea Fortuna Virilis e che la costruzione di pietra sia servita per riti solenni di fertilità.

Le mura della città con le 4 porte sono lunghe 4750 m. Costruite dai Greci, furono fortificate dai Lucani e dai Romani. (Come si vede inoltre c'è una buona possibilità di fare un viaggio con la ferrovia a Paestum).
Molte tombe dei Lucani sono state trovate vicino alla città (le necropoli si trovano sempre fuori dalle mura). Queste tombe hanno la forma di piccole case. Le pareti ed i tetti sono decorati con affreschi. La più famosa è la tomba del Tuffatore, (2), che viene dai Greci (circa 480 a.C.). La scena rappresentata sulla lastra del tetto simbolizza una transizione quasi armoniosa dalla vita alla morte. Questi e altri reperti di cui il più vecchio Heraion ,  (2),   (3) al delta di Sele sono esposti nel museo nazionale degli scavi.
Gli scavi e le misure di ripristino continuano ancora oggi.

Naturalmente i templi di Paestum sono un'attrazione turistica di prim'ordine. Anche Goethe il poeta tedesco il più famoso li ha visitati nel marzo 1787 appena tre decenni dopo che erano stati riscoperti e ne rimase fortemente impressionato. Oltre ai templi, Paestum ha molto da offrire anche per gli ospiti senza interessi culturali. Ci sono molti alberghi di lusso ,4-stelle e 5-stelle, e numerosi campeggi lungo le spiagge con boschetti adiacenti dell'eucalyptus o del pino. Durante l'alta stagione ci sono molti eventi all'aperto di alta qualità vicino ai templi.

Malgrado i molti alberghi di lusso Paestum non si è transformata in un centro turistico mondano. Se guidate diritto dalla zona degli scavi al mare, arrivate a questa strada che conduce alla spiaggia con i ristoranti fast food, il centro del gioco per i bambini ed i piccoli negozi semplici. Ciò non è certamente una compensazione per un bel lungomare per passeggiate. Un certo genere di compensazione può offrire la via magna Graecia lungo i templi illuminati, che nella sera generano una vera atmosfera d'ispirazione.

Madonna del Granato ed il culto di Hera
La fondazione del Heraion al Sele in alcuni testi é attribuita a Giasone nella leggenda degli Argonauti. Ma questo non è molto accettabile perché il viaggio leggendario di Argo, la nave degli Argonauti, non passò mai da questa regione. Nel Heraion una statua di Hera è stata trovata con un melograno nella mano. È denominata Hera Argiva o Hera di Argo. Argo è anche il nome della città greca, che ha promossa il culto di Hera.
Un'altra statua visualizza Hera con un fanciullo nella mano sinistra e con un melograno, come simbolo di fertilità, nella mano destra. La stessa presentazione può essere trovata nella statua della Madonna del Granato nel Santuario della Madonna del Granato. L'adattamento del culto di Hera probabilmente ha facilitato la cristianizzazione della regione a quel tempo.
L’ Heraion probabilmente non ha resistito alcuni terremoti. La maggior parte delle pietre sono scomparse perché utilizzate per altre costruzioni. Oggi c’é un nuovo museo non lontano dai resti dell’ Heraion con alcuni reperti e ricostruzioni.

Capo di Fiume
Una parte dell'importanza di Paestum è basata sulla fertilità della zona. Ci sono tre raccolti all'anno. Paestum ha avuto sempre l'acqua abbondante dal Capo di Fiume. Era considerato come una normale sorgente, che rendeva molto acqua. C’é anche una ipotesi, che si tratta di un ramo sotterraneo del fiume Calore, di cui una parte entra nella montagna vicino a Castelcivita e un'altra parte scorre attraverso una valle amena nel Sele. Quindi ci dev' essere un traforo naturale attraverso la montagna, per cui l'acqua del Calore passa - sono almeno tre chilometri.

Comunque anche i Greci hanno apprezzato quest’acqua. Nell’ acqua si vede una colonna che è rimasta di un piccolo tempio. Reperti nell'acqua indicano che questo tempio era dedicato a Persephone, una figlia di Demetra, che da parte sua era sorella di Zeus e di Hera. Demetra era la dea della fertilità della terra. Il suo nome Romano era Cerere. Persephone era stata rapinata da Ade come sposa nel suo regno dell’ oltretomba. Dopo, Persephone ricevette il permesso di vivere per sei mesi sulla terra e sei mesi negli Inferi.

Almeno parti delle mura della città di Paestum erano, per motivi di sicurezza, circondate da una fossa colma di acqua che veniva da Capo di Fiume.

Oggi una gita con la famiglia a Capo di Fiume è molto popolare. C'e un prato per picnic e un ristorante.
Nel posto, da cui l'acqua esce, si può osservare un fenomeno interessante: numerose bolle salgono alla superficie dell'acqua.

Grazie a Lea Benincasa, Raffaella Apuzzo e Margherita Di Maio (Meta di Sorrento) per la revisione e correzione del testo italiano.


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Paestum (sights.seindal.dk) Good information about the history of Paestum with active map of the excavation area and photos.
Doric temples (art-and-archaeology.com) Doric Greek Temples in Sicily - Interesting information about the order and construction of Doric temples.


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